Fauna Parco Asinara
La fauna
MammiferiAsino bianco
Simbolo dell’isola Asinara, l’asinello bianco è una sottospecie endemica della Sardegna, anche se la sua origine è incerta. Secondo alcune teorie, sarebbe stato importato dal Nord Africa ad opera del Marchese di Mores, che alla fine del Settecento era stato nominato Duca di Asinara. Un’altra ipotesi, assai più improbabile, sostiene che gli asinelli bianchi siano approdati all’Asinara a nuoto, salvandosi dal naufragio di un vascello che li stava trasportando in Francia. Molto più verosimile è invece l’ipotesi secondo cui si tratterebbe di una sottospecie autoctona, comparsa in seguito alla diffusione del carattere di albinismo nell’asinello grigio preesistente, forse a causa della scarsa varietà genetica degli incroci di questo animale su un’isola di dimensioni ridotte come appunto l’Asinara.
L’asino bianco presenta un manto candido, pelle rosa e occhi celesti. Alto appena un metro al garrese, presenta collo e zampe robuste. Per via dell’albinismo ha una marcata fotofobia, che gli conferisce un andamento incerto in ambienti luminosi.
Asino grigio sardo
Originario della Sardegna, è in realtà presente in altre regioni di Italia, in cui è stato importato. Alto un metro o poco meno al garrese, presenta un carattere mite e ubbidiente. In generale, colori a parte, le sue carattaristiche sono assai simili a quelle dell’asino bianco.
Muflone
Presente in diverse aree d’Europa, è originario di Sardegna e Corsica. L’introduzione sull’Asinara risale agli anni ’50. I mufloni vivono preferibilmente in zone collinari e montuose. Si nutrono di piante, anche di quelle dure e coriacee, riuscendo a sopravvivere anche in ambienti particolarmente aridi. Il muflone maschio si contraddistingue per la presenza di corna fisse al cranio, che crescono nell’arco di tutta la vita dell’animale con tendenza a formare due spirali laterali.
Cinghiale
Presentesull’Asinara in epoca storica, fino all’estinzione avvenuta nel XIX secolo, è stato reintrodotto sull’isola alla fine degli anni ’60.il cinghiale è caratterizzato da corporatura massiccia, con pelo folto e ispido di colore bruno negli adulti, striato nei piccoli. Le lunghe zanne, che continuano a crescere per tutta la vita, sono utilizzate per scavare nel terreno in cerca di cibo.
Lepre sarda
Sottospecie della famiglia dei Leporidi diffusa in Sardegna e nelle sue isole minori. Il corpo è lungo circa 40-50 cm, il suo peso si aggira intorno ai 2 kg, le zampe posteriori sono lunghe e robuste. Le orecchie sono grandi, con le estremità nere, mentre gli occhi, anch’essi grandi, appaiono sporgenti. La pelliccia risulta nero-bruna sul dorso e chiara sul ventre, così come la coda. Rispetto alla lepre europea, quella sarda ha una minore densità di popolazione.
Crocidura mediterranea
La crocidura mediterranea (o toporagno mediterraneo o Crocidura ichnusae) è una specie endemica del Mediterraneo occidentale. Si tratta di un piccolissimo roditore lungo tra i 6 e gli 8 cm e con un peso intorno ai 10 grammi. È dotato di pelliccia grigio-rossastra o marrone scura, mentre muso, orecchie, coda e zampe sono di color bruno scuro o nero e prive di peli.
Mustiolo
Presente in Sardegna con la sottospecie endemica Suncus Etruscus Pachyurus, ha dimensioni e aspetto molto simili alla crocidura, rispetto alla quale però è ancora più piccolo. Da adulto è lungo infatti 5-6 cm, con un peso che si aggira intorno ai 2 grammi. Il pelo è grigio-marroncino, con il ventre biancastro.
Riccio
Diffuso in tutta l’Europa, è un animale lungo una trentina di cm, con occhi piccoli e scuri e orecchie tonde. Si caratterizza per avere il dorso, dalla fronte alla coda, e i fianchi, ricoperti di aculei rigidi, lunghi 2-3 cm, di colore grigio con la punta bianca; essi sono utilizzati a scopo di difesa dall’animale, che in caso di pericolo si appallottola nascondendo capo e zampe. È solito uscire al tramonto e di notte, mentre di giorno preferisce stare nella sua tana, situata per lo più in cavi tronchi, nei cespugli o sotto le rocce.
Anfibi e Rettili
Raganella sarda
Anfibio endemico di Sardegna, Corsica e Arcipelago Toscano. È la più piccola delle raganelle, raggiungendo la lunghezza massima di 4 cm. Ha occhi grandi e sporgenti, la pelle è verde brillante con macchie di colore verde più scuro, grigio o nerastro, mentre gola e ventre sono bianchi. Lateralmente ha una banda nera che parte dalle narici e attraversa l’occhio. Le dita sono dotate di piccole ventose che consentono a questo piccolo animale di arrampicarsi e aderire a qualsiasi superficie.
Rospo smeraldino
Anfibio dal corpo tozzo e tondeggiande, ricoperto di bitorzoli. La pelle è di colore marrone-brunastro o grigio-bianco con ampie macchie verdi. È più piccolo del rospo comune, arrivando in età adulta intorno alla lunghezza massima di 10 cm.
Discoglosso sardo
Anfibio endemico di Sardegna, Corsica, Arcipelago Toscano e alcune isole minori. È un rospo dal corpo snello, più piccolo del comune rospo smeraldino, arrivando alla lunghezza di 7-8 cm, ma dall’aspetto assai simile. Li differenzia la forma della pupilla, cuoriforme nel discoglosso sardo, orizzontale nel rospo smeraldino, e gli arti posteriori, più corti nel discoglosso.
Algiroide nano
Endemismo sardo-corso. Si tratta del più piccolo lacertide italiano, raggiungendo la lunghezza massima di 15 cm, di cui la metà costituita dalla coda. Ha un corpo appiattito ricoperto di squame e un sottile collare dietro il capo. È di colore marrone-bronzo; i maschi hanno inoltre il ventre arancione.
Luscengola
Piccolo sauro, dall’aspetto simile a una biscia, diffuso nel Mediterraneo occidentale. Il corpo può essere lungo fino a 40 cm, dal colore vedre oliva, o grigio, o marrone, con striature nere. La sua particolarità è costituita dalla presenza di quattro piccoli arti, quasi atrofizzati, di cui due vicino alla testa e due vicino alla coda.
Testuggine comune
Presente esclusivamente in Europa meridionale; in particolare, la sottospecie Testudo hermanni hermanni è presente in Europa sud-occidentale (Italia, Francia e Spagna). Raggiunge le dimensioni maggiori negli esemplari femmine della Sardegna, in cui può arrivare a misurare 30 cm di lunghezza; in caso contrario, la lunghezza media si aggira intorno ai 15-20 cm. Il carapace è giallo-aranciato con diffuse macchie nere, molto estese sul piastrone (parte ventrale del guscio).
Testuggine greca
Presente nel Mediterraneo e in Medio Oriente, è facilmente confondibile con la testuggine comune. Se ne differenzia per le seguenti caratteristiche: la parte terminale della coda non è protetta da un astuccio corneo, come è invece nella testuggine comune; ai lati delle cosce presenta dei tubercoli cornei; la placca sopracaudale è unica, mentre nella testuggine comune è doppia; è di dimensioni leggermente più grandi; la colorazione è più scura. In Sardegna in particolare, è presente una variante, definita con tecnicamente Testudo graeca nabeulensis, in cui gli esemplari sono mediamente più piccoli che nel resto d’Europa.
Uccelli
Barbagianni di Sardegna
Uccello rapace notturno, il cui aspetto è caratterizzato dal particolare viso cuoriforme. Il piumaggio è bianco su viso e ventre e marroncino su dorso e ali; la sua lunghezza è attorno ai 35 cm. In Sardegna e Corsica è presente una sottospecie endemica (Tyto alba ernesti), che rispetto al comune barbagianni Tyto alba si contraddistingue per le minori dimensioni e per il piumaggio più chiaro.
Magnanina sarda
Uccello diffuso nell’Europa occidentale e in Nord-Africa. Nidifica in aree costiere e insulari. Si tratta di un uccellino di piccole dimensioni, circa 10-12 cm di lunghezza, dal colore grigio scuro e dall’addome più chiaro.
Pigliamosche
Uccellino passeriforme lungo mediamente 14 cm. È dotato di lunghe ali e zampe e becco corti e nerastri. Il piumaggio è grigio-marroncino con estremità più chiare nel dorso, e biancastro con deboli strisce più scure nel ventre. In Sardegna è presente la sottospecie endemica sardo-corsa Muscicapa striata thyrrenica.
Pernice sarda
Uccello diffuso in Nord Africa e in Europa meridionale. In Italia nidifica esclusivamente in Sardegna e nelle sue isole minori. Si contraddistingue dagli altri uccelli della stessa specie per il caratteristico disegno del collarino, castano maculato di bianco. È caratterizzato da dimensioni medie (più piccole che nella pernice comune, con circa 30 cm di lunghezza), corporatura massiccia, becco robusto e arcuato verso il basso. Quest’ultimo e le zampe sono rossi, il dorso grigio-castano, il collo grigio e il ventre beige. Infine, i fianchi sono colorati con larghe bande bianche, nere e grigie-castane.
Gabbiano corso
Uccello marino diffuso nelle coste del Mediterraneo. È l’unico gabbiano endemico di questo mare, oltre che essere il più raro al mondo. Si differenzia dal gabbiano reale per il becco rosso corallo e le zampe verde oliva; il corpo è più piccolo, raggiungendo la lunghezza media ci 50 cm. Gli adulti sono bianchi, con il dorso grigio e le puntedelle ali e della coda nere; l’anello palpebrale è rosso.
Marangone dal ciuffo
Uccello della stessa famiglia del cormorano, con cui presenta diverse somiglianze. È diffuso nelle coste atlantiche dell’Europa, nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Rispetto al cormorano ha dimensioni minori, raggiungendo i 75 cm di lunghezza. Il becco è sottile e allungato, il piumaggio è nero, le zampe, palmate, sono di color grigio scuro. Il ciuffo caratteristico della specie è visibile solo in inverno, durante la fase del corteggiamento.
Uccello delle tempeste europeo
Si tratta del più piccolo uccello marino europeo, con i suoi 15 cm di lunghezza. È di colore molto scuro, tendente al nero, con macchie bianche nella gola e nelle ali. La coda si presenta di forma squadrata.
Sterna comune
Uccello conosciuto anche con il nome di rondine di mare. Si trova nelle coste dei mari e dei laghi europei. È lungo circa 35 cm, ha zampe e becco rosso corallo, quest’ultimo con la punta nera. Il piumaggio è bianco, con dorso grigio e ali grigie con la punta scura. Il capo invece è completamente nero. Lo contraddistingue un volo particolarmente agile, con tuffi spettacolari alla ricerca di cibo, possibili grazie alla sua coda forcuta.
Berta maggiore
Uccello marino lungo circa 50 cm. È distribuito in un’area piuttosto vasta del Globo, anche se le maggior parte dei siti di nidificazione si trovano sulle coste del Mediterraneo, generalmente sulle isole. Torna sulla terraferma solo per il periodo riproduttivo, mentre trascorre il resto dell’esistenza in mare aperto. Ha becco giallo e zampe rosate, piumaggio bruno nel dorso, grigio chiaro nella testa e chiaro nel collo e nel ventre. Le ali sono strette e allungate, la coda è corta.
Berta minore
Uccello marino lungo circa 35 cm. Il becco è sottile, uncinato e nero; il piumaggio è nero nella parte superiore del corpo e bianco in quella inferiore. È un uccello migratore.
Falco pellegrino
Rapace diffuso in quasi tutto il mondo; si tratta di un uccello migratore. È noto per l’elevata velocità che può raggiungere durante la caccia delle sue prede, arrivando a toccare i 320 km/h in picchiata, caratteristica che lo rende il più veloce fra tutti gli animali. Ha una lunghezza media fra i 35 e i 50 cm. La denominazione “pellegrino” fa riferimento al piumaggio nero del capo, simile a un cappuccio, che i pellegrini erano soliti usare. Il piumaggio del dorso è grigio-bluastro, mentre inferiormente è biancastro o rossiccio. Il becco è breve e adunco, con base gialla e punta scura. Le zampe sono robuste e anch’esse gialle, con unghie scure.
Scricciolo
Uccello passeriforme diffuso in Nord America, Europa, Africa e Asia. È tondeggiante e lungo appena 10 cm. Il piumaggio è marroncino, con ventre più chiaro. Ha una striscia chiara che parte dall’occhio verso il collo. Il becco è lungo e sottile, così come le zampe. La piccola coda è spesso tenuta sollevata.
Zigolo nero
Uccello passeriforme lungo circa 16 cm, diffuso in gran parte del bacino del Mediterraneo. A dispetto del nome, presenta un piumaggio variopinto, con dorso castano-rossiccio venato di grigio, capo nero con due bande gialle per lato (sopra e sotto ognuno degli occhi), gola scura con una striatura gialla, petto e addome gialli.